Sull’influenza delle harlequinades: L’allegro zio Bertoldo e Cent mille milliards de poèmes
DOI:
https://doi.org/10.57579/2024.2Parole chiave:
Harlequinades, Sturani, QueneauAbstract
Il seguente contributo analizza il legame esistente tra alcune opere interattive e le harlequinades, una particolare tipologia di libro animato, il cui meccanismo ha esercitato una forte influenza non solo nell’ambito della letteratura, ma anche in altri campi.
A questo proposito, la prima parte dell’articolo offre una rapida panoramica sulle caratteristiche del turn up book, mostrando come esse siano riscontrabili anche in opere quali i jeux de métamorphoses, o le creazioni oupeinpiane.
Si prosegue poi, focalizzandosi su due casi particolari: L’allegro zio Bertoldo di Luisa e Mario Sturani e Cent mille milliards de poèmes di Raymond Queneau.
Il libro-gioco didattico italiano permette di approfondire ulteriormente l’ibridismo del libro interattivo, mentre il meccanismo combinatorio che gli si cela dietro mostra come la struttura dell’harlequinade, qui parzialmente rivisitata, riesca a trasmettere un messaggio storico di fondamentale importanza. In questo modo, infatti, il libro-gioco supera le frontiere della letteratura per l’infanzia, denunciando gli orrori della Seconda Guerra Mondiale e, in particolare, dei corpi smembrati a causa dei bombardamenti, dipingendo così un panorama più complesso e articolato rispetto all’apparente leggerezza dei suoi disegni satirici e infantili.
La seconda parte, invece, si concentra su Cent mille milliards de poèmes, in quanto libro interattivo, e sulla sua dichiarata ispirazione a Têtes folles, un divertente esempio di harlequinade, ad opera di Walter Trier. Analizzando questo libro francese, si vuole sottolineare il grande rilievo che assumono il sistema combinatorio e la materialità cartotecnica (ispirate proprio ai turn up books), sfruttate in questo capolavoro oulipiano che unisce sapientemente le caratteristiche del libro animato alla matematica e alla poesia.
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