Prima del glossario/Before the glossary

Riflessioni di tipo linguistico e metodologico sui libri interattivi/Linguistic and methodological reflections on interactive books

Autori

  • Eliana A. Pollone Università di Roma “La Sapienza”
  • Jacqueline Reid-Walsh The Pennsylvania State University
  • Pompeo Vagliani Fondazione Tancredi di Barolo

DOI:

https://doi.org/10.57579/2024.1

Parole chiave:

Glossario, libri interattivi, flap

Abstract

La disponibilità di un glossario per i libri interattivi è da tempo auspicata in particolare da chi, in assenza di linee guida standardizzate, si occupa della loro catalogazione, ma anche da studiosi e specialisti che si trovano spesso a dialogare su questi materiali partendo da presupposti diversi, concettuali e linguistici. In prima battuta il problema del glossario riguarda i libri, però nella pratica comprende anche oggetti che libri non sono, ma che presentano gli stessi dispositivi.

L’attuale situazione di fatto vede consolidata nelle varie lingue e anche all’interno della stessa lingua una varietà di definizioni, le quali mostrano abitudini terminologiche e scelte implicite che rendono difficile un confronto e una standardizzazione. Il fenomeno è particolarmente rilevante per quanto riguarda i libri per l’infanzia, che presentano una estrema varietà nei dispositivi e nelle loro combinazioni, richiedono molteplicità di azioni e generano effetti diversi, con funzioni spesso narrative e con obiettivi ludici e didattici. 

L’ipotesi metodologica è che il glossario debba partire non tanto dal confronto delle varie definizioni attualmente in essere (che comunque sono da tenere ben presenti), ma dalla costruzione di un’esplicita tassonomia, di una classificazione ad albero di oggetti simili in classi e sottoclassi, in funzione della quale standardizzare gli aspetti lessicali. Partire cioè dall’osservazione degli oggetti e in modo induttivo proporre le definizioni.
Nell’ultima parte dell’articolo viene proposta come esempio un’analisi ravvicinata sul dispositivo “aletta” (flap), apparentemente semplice ma estremamente flessibile, in grado di stimolare, specie nel campo dei libri per l’infanzia, sempre nuove sperimentazioni creative per le quali occorre trovare il ‘giusto’ nome.  

Pubblicato

2024-04-16

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